Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
, cominciò a fare dei segni maliziosi con la testa. Intesi quello che diceva: che non ero tanto colpevole come l'uomo affermava; che forse la ragazza mi
Pagina 100
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
avesse cacciato di casa: mi fece dispiacere quel modo di trattare i miei affari, ma in fondo ero disposto a tutto, pur di trovare lavoro. II droghiere
Pagina 107
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
Verso la una ero davanti alla drogheria deserta, accecato dal sole della strada, dal barbaglio del mare che pareva uno specchio mosso, e dai miei
Pagina 111
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
del fieno, mi avvolse, mi confortò. Questa volta sentii che proprio ero nato per vivere all'aperto, foglia tra le foglie, granellino di terra nella
Pagina 115
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
pienava di gente. I bambini s'affollavano intorno a me come intorno ad un annegato: io restavo indifferente. Chiudevo gli occhi, li riaprivo: ero di nuovo
Pagina 128
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
odio e male idee contro di lei. Un brivido mi fece tremare l'anima al pensiero che forse ero capace davvero di farle del male. Ancora una volta mi
Pagina 131
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
orribile dove mi ero accorto del furto. Dissi come il droghiere mi aveva prestato i denari, a usura, e come mi erano stati rubati. E accennavo, senza
Pagina 135
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
tristezza infinita mi avvolgeva: adesso sì, ero davvero sordo e muto anche dentro. Poi, a tratti, balzavo con furore, come una fiamma sospinta dal vento, e
Pagina 141
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
. Vergogna di averlo richiesto con ingratitudine al vecchio: vergogna sopratutto di apparire alla donna quello che non ero: un ingrato. Ma lei non pareva molto
Pagina 144
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
Ma ero un altro uomo oramai; non che sperassi davvero di pagare il debito, o avessi altre speranze concrete, ma perchè la speranza in sè stessa era
Pagina 148
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
Così cominciai a frequentare la casa del mio creditore. Del resto non ero io solo a sedere intorno alla tavola di marmo che formava come un altare
Pagina 150
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
alla moglie del droghiere la mia avventura con Fiora, senza nominare la fanciulla, e l'impegno che m'ero preso di ritirare la creatura; e mi pareva
Pagina 151
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
Sentivo che desideravo la donna: e che le piacevo: che bastava stendere solo la mano per prenderla, se io volevo. Ma io non volevo. Ero un uomo
Pagina 159
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
che la moglie del mio creditore non faceva nulla per favorire la nostra passione. Era una donna timida, casta e buona. Mi voleva perchè ero giovane e
Pagina 166
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
non poteva risolversi di fuori. A poco a poco mi calmai, mi stesi in faccia al mare. Ero stanco come dopo una lotta: vincitore e vinto nel medesimo
Pagina 178
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
fondo ero contento della sua malattia, che m'impediva di tornare in casa del nostro creditore: un odio sordo mi vinceva per quella gente, compresa la
Pagina 179
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
, avevo riconfermato la mia promessa, ma non ero deciso in cuor mio a mantenerla. Ecco, nei momenti in cui la zia mi sembrava assopita, mi scuotevo da
Pagina 184
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
chiuso la porticina: io ero solo e maledetto in mezzo al mondo. Poi fui riassalito dalla rabbia: ecco che adesso ricominciavo a invertire le parti, a
Pagina 190
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
intravidi la balia con una grande scodella in mano: mi guardò con l'avidità con cui mangiava: avidità di sapere perchè ero lì. La padrona la chiamò, le
Pagina 191
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
più; ed io, che in fatto di piccoli debiti ero orgoglioso e volevo non se ne avesse, feci notare alla zia che bisognava pagargli le visite: ella non
Pagina 194
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
mio, le dirò ogni cosa, alla zia, e lei sara contenta. Intanto ero contento anch'io, d'una contentezza strana, grottesca, da folle: oltre alla
Pagina 199
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
lettuccio, nella sua cameretta bianca e umida come una tomba. Tornai di là, contento ch'ella non mi avesse chiesto nulla della mia gita: così ero sempre a
Pagina 202
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
Ebbi subito l'impressione di essere inseguito. Forse non lo ero ancora, ma bastò l'impressione per farmi camminare più rapido stringendo a me il
Pagina 206
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
Quei, lumi si avvicinavano, o per meglio dire io andavo verso di loro senza badare ad altro: mi sembrava di sentir l'aria rinfrescarsi; forse ero
Pagina 211
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
: ero già libero della parte più gravosa della mia angoscia: della paura. Deposi l'involto sulla sabbia e mi sdraiai accanto. Così piccolo
Pagina 216
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
? ero disperso, ero prigioniero, ma vivo: come potevo morire quando sapevo che mi aspettavate? Quella notte, il bambino smarrito si era mischiato ai suoi
Pagina 32
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
dirlo? di far nulla. D'altra parte la zia, presso la quale ero tornato ad abitare, non m'incitava al lavoro: mi considerava ancora come un bambino
Pagina 62
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
brividi, sapori, visioni di cose e di luoghi fantastici. In quel giardino ebbi la prima rivelazione dell'amore. Avevo tredici anni; ero felice e
Pagina 75
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
la ragazza sui miei passi. Io m'ero alzato, ancora stordito dal vino e dai mali sogni, e andavo lungo la siepe, guardando dal di fuori il mio terreno
Pagina 78
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
sdegno feroce, ed io sentivo di amarla per tutta la vita. Ma lei non perdonava. Invano mi ero inginocchiato davanti a lei e le baciavo la veste: appena
Pagina 84
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
l'acqua col piede: no, non si poteva andare oltre; bisognava o affogare o tornare in casa della zia. Mi buttai sulla sabbia, disperato, come mi ero buttato
Pagina 94
Accademia della crusca
